05/05/2021

Grazie alle aziende di Cartigliano, al via progetti sul territorio per combattere la denatalità

Si parte da un sostegno per la spesa dell’asilo nido di 150 euro al mese. Tra i fondatori di "Giano": Cappeller spa e Officine di Cartigliano Spa.

In Italia, come ha certificato l’Istat, il numero medio di figli per donna nel 2020 è stato di 1,24, il punto più basso dal 2003. Una tendenza, quella della denatalità, che purtroppo non è nuova e non accenna ad invertire marcia.



Proprio per questo, nella comunità di Cartigliano, piccolo comune di meno di 4.000 abitanti ma ricco di attività imprenditoriali di rilievo anche internazionale, ben 15 realtà hanno dato vita al gruppo “Giano – Fabbrichiamo il futuro”, che vede tra i suoi fondatori le aziende Cappeller spa e Officine di Cartigliano Spa e il coinvolgimento di “Fondazione Insiemealtovi onlus”.

Il tuttonasce dalla volontà di alcuni imprenditori del paese di Cartigliano di sostenere le famiglie e i loro figli che saranno gli uomini e le donne del domani. Giano nasce dalla convinzione che le aziende svolgono un ruolo sociale importante e possono fare la differenza se concentrano le proprie forze per creare progetti dedicati alla comunità ed al territorio in cui sono insediate.

L’obiettivo è quindi quello di mettere insieme risorse comuni per promuovere iniziative a favore delle famiglie al fine di rendere sempre più incentivante la permanenza nel territorio al quale le nostre aziende si rivolgeranno per gli investimenti del futuro”, come viene indicato nel sito ufficiale.

In questo senso sono molto significativi i primi due progetti attivati dal gruppo che si rivolgono, entrambi, all’asilo.

Il primo intende assegnare un contributo mensile di 150 euro per la retta del nido dei secondi o terzo geniti iscritti alla Fondazione Giulia Furlan delle famiglie residenti a Cartigliano che hanno un reddito inferiore a 50.000 euro l’anno.

Il secondo è un riconoscimento una tantum a tutto il personale della scuola materna di Cartigliano, per valorizzare, nel pieno rispetto dello spirito del progetto, l’importante ruolo sociale non solo dell’ente educativo per eccellenza, la scuola, ma anche e soprattutto alle persone che vi operano.

L’obiettivo di Giano è anche quello di fare da apripista con progetti concreti ed efficaci nel cambiare, in positivo, le condizioni di vita delle famiglie, ivi compresi gli aspetti di conciliazione vita-lavoro, uno dei fattori decisivi per invertire il trend della denatalità e tutto ciò che esso comporta nel breve e soprattutto nel medio-lungo termine, specialmente nelle realtà più piccole.

Il gruppo quindi non solo è aperto a nuovi ingressi (i sostenitori senior possono partecipare con una quota pari allo 0,035% del fatturato con un minimo di 500 euro l’anno, mentre sostenitori junior e simpatizzanti hanno quote che vanno dai 50 ai 150 euro l’anno), ma ha anche l’ambizione di poter allargare la propria area di azione al resto del Bassanese.