Lucaprint ha presentato in anteprima ad Expo un interessante progetto innovativo di filiera realizzato insieme ad altre due imprese vicentine: Favini e Pedon.
Il progetto si concentra sul tema della sostenibilità ambientale applicata all’industria del packaging e in particolare al settore cartotecnico il quale ha rivisto i propri processi riprogettando anche i propri prodotti allo scopo di ridurre anche il consumo del cartone.
"È nostra convinzione - ha dichiarato Alberto Luca, Presidente di Lucaprint in occasione del convegno 'La cultura della protezione e della sostenibilità' - che la trasformazione delle aziende in ottica sempre più green per essere veramente efficace non può prescindere dagli altri stakeholders della filiera".
Per questo motivo Lucaprint ha partecipato attivamente a un innovativo progetto assieme a due fondamentali attori della propria filiera: la cartiera Favini, partner fornitore, Pedon, cliente leader nella produzione e commercializzazione di cereali, legumi e semi.
È stato infatti progettato e prodotto un innovativo imballo realizzato con un cartoncino dell'azienda Favini chiamato Crush/fagiolo, il primo cartone ecologico prodotto con gli scarti di lavorazione di legumi non utilizzabili per l'alimentazione umana, in parziale sostituzione di cellulosa da albero.
Questo imballo è stato realizzato per contenere e conservare i legumi Pedon, il quale fornisce gli scarti di lavorazione alla cartiera per realizzare questo speciale cartoncino.
Questa partnership tra aziende fortemente radicate nel territorio testimonia la potenzialità dell'integrazione di filiera e ha consentito di ottenere un packaging totalmente sostenibile con i seguenti risultati: riduzione del 15 % di cellulosa vergine proveniente da alberi, utilizzo del 30% di fibra riciclata da post-consumo, riduzione del 20 % di gas ad effetto serra (es. CO2), utilizzo del 100% di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili per le attività produttive svolte in tutta la filiera.
Lucaprint non è nuova all’approccio “green”, infatti utilizza per i propri imballi oltre l'80% del cartone proveniente da riciclo mentre il restante 20% proviene da foreste gestite in modo sostenibile (es. FSC).
Tutto il processo produttivo è orientato alla sostenibilità; il 100% degli scarti in cartone vengono inviati al macero e riutilizzati come materia prima dalle cartiere per la produzione di cartone riciclato.
Anche l'energia elettrica necessaria alla trasformazione viene ottenuta da fonti rinnovabili.
Per questo il gruppo ha ottenuto in questi ultimi anni numerosi riconoscimenti internazionali con progetti specifici di innovazione di prodotto con importanti Clienti, e di processo, con la certificazioni ambientali UNI EN ISO 14001 e FSC e le certificazioni sulla sicurezza alimentare UNI EN 15593 e UNI EN ISO 22000.
Il progetto si concentra sul tema della sostenibilità ambientale applicata all’industria del packaging e in particolare al settore cartotecnico il quale ha rivisto i propri processi riprogettando anche i propri prodotti allo scopo di ridurre anche il consumo del cartone.
"È nostra convinzione - ha dichiarato Alberto Luca, Presidente di Lucaprint in occasione del convegno 'La cultura della protezione e della sostenibilità' - che la trasformazione delle aziende in ottica sempre più green per essere veramente efficace non può prescindere dagli altri stakeholders della filiera".
Per questo motivo Lucaprint ha partecipato attivamente a un innovativo progetto assieme a due fondamentali attori della propria filiera: la cartiera Favini, partner fornitore, Pedon, cliente leader nella produzione e commercializzazione di cereali, legumi e semi.
È stato infatti progettato e prodotto un innovativo imballo realizzato con un cartoncino dell'azienda Favini chiamato Crush/fagiolo, il primo cartone ecologico prodotto con gli scarti di lavorazione di legumi non utilizzabili per l'alimentazione umana, in parziale sostituzione di cellulosa da albero.
Questo imballo è stato realizzato per contenere e conservare i legumi Pedon, il quale fornisce gli scarti di lavorazione alla cartiera per realizzare questo speciale cartoncino.
Questa partnership tra aziende fortemente radicate nel territorio testimonia la potenzialità dell'integrazione di filiera e ha consentito di ottenere un packaging totalmente sostenibile con i seguenti risultati: riduzione del 15 % di cellulosa vergine proveniente da alberi, utilizzo del 30% di fibra riciclata da post-consumo, riduzione del 20 % di gas ad effetto serra (es. CO2), utilizzo del 100% di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili per le attività produttive svolte in tutta la filiera.
Lucaprint non è nuova all’approccio “green”, infatti utilizza per i propri imballi oltre l'80% del cartone proveniente da riciclo mentre il restante 20% proviene da foreste gestite in modo sostenibile (es. FSC).
Tutto il processo produttivo è orientato alla sostenibilità; il 100% degli scarti in cartone vengono inviati al macero e riutilizzati come materia prima dalle cartiere per la produzione di cartone riciclato.
Anche l'energia elettrica necessaria alla trasformazione viene ottenuta da fonti rinnovabili.
Per questo il gruppo ha ottenuto in questi ultimi anni numerosi riconoscimenti internazionali con progetti specifici di innovazione di prodotto con importanti Clienti, e di processo, con la certificazioni ambientali UNI EN ISO 14001 e FSC e le certificazioni sulla sicurezza alimentare UNI EN 15593 e UNI EN ISO 22000.